Possiamo dire che il consenso sta dalla parte opposta rispetto all’unanimità ed anche alla legge (accordo tecnico)
Sta in una parte dove prendi degli ACCORDI COMUNI, ma rispettando la diversità ed i differenti punti di vista su come risolvere un problema, quindi anche se il gruppo decide qualcosa che per te non è il massimo, potrai partecipare al consenso nello sperimentare quella soluzione, colmando con la fiducia nel gruppo i tuoi dubbi. Ogni decisione può venir revisionata.
Allora, alcuni 3 o 4 accordi pratici
Prima rispondi alla domanda: dov’è il potere?
Che assemblea prende le decisioni, che argomento e chi può partecipare. Come contribuire. Che PROCEDURE ci sono per decidere e quanto tempo in anticipo chiamiamo una assemblea. Qual’è il ritmo? o i ritmi che possono andare bene a tutte le persone del gruppo.
ACCORDI COMUNI:
- La riunione settimanale/mensile/generale/specifica decide,
- il diritto di essere ascoltati,
- 3 min di parola per ciascuna persona, ..
- se facciamo una assemblea, facciamo un report
- ….
fonte: quaderni della nonviolenza – Roberto Tecchio